giovedì 17 gennaio 2013

Monsignor Lefebvre: Carte pastorali e scritti...

 
 «Liberalismo, por tu culpa me estoy muriendo», dice hoy la Iglesia en su agonía. Ella puede decir como Jesús a aquellos que venían a apresarlo: “Es vuestra hora y la potestad de las tinieblas” (Luc. 22, 53). La Iglesia está en Getsemaní, pero no morirá. Da la impresión de una ciudad ocupada por el enemigo…». Mons. Lefebvre
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martedì 1 gennaio 2013

Monsignor Lefebvre: "Abbiamo assistito al matrimonio della Chiesa cattolica con le idee liberali".

Lettera 

di S. Ecc. Mons. Marcel Lefebvre
Fondatore della Fraternità San Pio X

al Card. Ottaviani - allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Sant'Uffzio) -
in risposta ad una richiesta avanzata dallo stesso Cardinale


Roma, 20 dicembre 1966
 
 Eminenza,
La Sua lettera del 24 luglio, riguardante la messa in discussione di alcune verità, è stata comunicata, attraverso i buoni uffici della nostra segreteria, a tutti i nostri Superiori maggiori.

Ci sono pervenute poche risposte. In quelle che ci sono pervenute dall’Africa non si nega che in questo momento ci sia una grande confusione nelle menti. Anche se queste verità non sembrano essere messe in discussione, in pratica si assiste ad una diminuzione del fervore e della regolarità nella ricezione dei sacramenti, soprattutto del Sacramento della Penitenza.
Si riscontra una notevolmente diminuzione del rispetto dovuto alla Santa Eucaristia, soprattutto da parte dei sacerdoti, e una scarsità di vocazioni sacerdotali nelle missioni di lingua francese: le vocazioni nelle missioni di lingue inglese e portoghese sono meno influenzate dal nuovo spirito, ma già le riviste e i giornali stanno diffondendo le teorie più avanzate.

Sembrerebbe che il motivo per il limitato numero di risposte ricevute, sia dovuto alla difficoltà di cogliere questi errori, che sono diffusi ovunque. La causa del male sta principalmente in una letteratura che semina la confusione nelle menti attraverso delle presentazioni che sono ambigue ed equivoche, ma dietro le quali si scopre una nuova religione.
Credo sia mio dovere sottoporLe pienamente e chiaramente ciò che si evidenzia dalle mie conversazioni con numerosi vescovi, sacerdoti e laici in Europa e in Africa, e che emerge anche da quello che ho letto nei territorii di lingua inglese e francese.

Avrei volentieri seguito l’ordine delle verità elencate nella Sua lettera, ma mi permetto di dire che il male presente sembra essere molto più grave della negazione o della messa in discussione di alcune verità della nostra fede. Oggi esso  si manifesta in un’estrema confusione di idee, in una rottura delle istituzioni della Chiesa, delle fondazioni religiose, dei seminari, delle scuole cattoliche - in breve, di ciò che è stato il sostegno permanente della Chiesa. E non è altro che la continuazione logica delle eresie e degli errori che hanno minano la Chiesa negli ultimi secoli, soprattutto del liberalismo del secolo scorso, che ha cercato a tutti i costi di riconciliare la Chiesa con le idee che hanno portato alla Rivoluzione francese.

 
 
Nella misura in cui la Chiesa si è opposta a queste idee, che vanno contro la sana filosofia e teologia, essa ha fatto dei progressi. Mentre invece, ogni compromesso con queste idee sovversive ha provocato un allineamento della Chiesa con il diritto civile, col conseguente pericolo di asservirla alla società civile.
Inoltre, ogni volta che gruppi di cattolici si sono lasciati attrarre da questi miti, i Papi li hanno coraggiosamente richiamati all’ordine, illuminanti e, se necessario, condannati. Il liberalismo cattolico è stato condannato da Papa Pio IX, il modernismo da Papa Leone XIII, il movimento del Sillon da Papa San Pio X, il comunismo da Papa Pio XI e il neo-modernismo da Papa Pio XII.
Grazie a questa ammirevole vigilanza, la Chiesa è cresciuta e si è diffusa; le conversioni dei pagani e dei protestanti sono state molto numerose; l’eresia è stata completamente allontanata; gli Stati hanno accettato una legislazione più cattolica.