sabato 10 novembre 2012

Monsignor lefebvre: "Sono convinto che si scoprirà poco a poco che il Vaticano II ha a che fare con una loggia massonica!"

modernista ad un concilio ecumenico...

 "Stralcio tratto dal Libro "La battaglia finale del diavolo, cap 5"

...Nello scoraggiare l'idea di un Concilio per le ragioni che abbiamo su visto, questi Cardinali si dimostrarono assai più abili, nel riconoscere i “segni dei tempi”, di tutti i teologi post Concilio Vaticano II. Potrebbero anche essere stati messi in allarme dagli scritti di quell'infame e scomunicato illuminista Canonico Roca (1830-1893) il quale invocò una rivoluzione ed una “riforma” della Chiesa, e che predisse, con un incredibile livello di precisione, la sovversione della Chiesa per mezzo di un Concilio.
       Nel libro Atanasio e la Chiesa dei nostri tempi, il Vescovo Graber riporta la predizione di Roca di una “Chiesa illuminista rinnovata”, affermando che essa sarebbe stata influenzata dal “socialismo di Gesù”.18 A metà del 19° secolo, Roca predisse che “la nuova Chiesa, che non dovrebbe mantenere niente della dottrina scolastica e dell'antica forma originale della Chiesa precedente, riceverà comunque la consacrazione e la giurisdizione canonica da parte di Roma”. Roca, abbastanza sorprendentemente, predisse la “riforma” liturgica che sarebbe avvenuta dopo il Concilio Vaticano II: “Il culto divino, nei modi specificati dalla liturgia, il suo cerimoniale, i rituali e le regole della Chiesa Romana saranno presto trasformati ad un concilio ecumenico, che restituirà ad esso la semplicità venerabile dell'era dorata degli Apostoli, in accordo con la civiltà moderna e i dettami della coscienza”.
       Roca predisse che attraverso questo concilio sarebbe giunto un “accordo perfetto tra gli ideali della civiltà moderna e l'ideale di Cristo e del Suo Vangelo. Questa sarà la consacrazione del Nuovo Ordine Sociale, ed il solenne battesimo della civiltà moderna”. In altre parole, questo concilio sarebbe stato il trionfo del piano Massonico per sovvertire la Chiesa. Roca parlò anche del futuro del Papato. Egli scrisse: “C'è un sacrificio da compiere, che rappresenta un solenne atto di espiazione… il Papato cadrà; morirà per mano del coltello consacrato che gli stessi padri dell'ultimo concilio avranno forgiato. Il Papa-cesare è una ostia [vittima] coronata per il sacrificio”. Roca predisse, così entusiasticamente, niente meno che una “nuova religione, un nuovo dogma, un nuovo rituale, un nuovo sacerdozio”. Egli definisce i nuovi sacerdoti “progressisti” e parla della “soppressione” della sottana [tonaca] e del “matrimonio dei preti”.
       Riferendosi agli scritti dell'eresiarca francese l'Abbé Melinge (che scriveva sotto lo pseudonimo di Dr. Alta), il Vescovo Graber avvertì di un programma rivoluzionario per “il rimpiazzo della fede Romana con un pontificato ‘pluri-confessionale’, capace di adattarsi ad un ecumenismo polivalente, come quello che vediamo stabilito oggi durante le concelebrazioni di preti e pastori Protestanti”. (Melinge si riferiva ad alcuni sacerdoti rinnegati; oggi, tuttavia, lo stesso Papa concelebra le funzioni religiose, tra cui i Vespri, con dei “vescovi” Protestanti.)
       Echi agghiaccianti di Roca, Melinge e dell' Alta Vendita si trovano nelle parole del dott. Rudolph Steiner (un Rosacroce), il quale nel 1910 affermava: “Abbiamo bisogno di un Concilio e di un Papa che lo proclarmi”...

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La presente conferenza di Mons. Lefebvre, del 1976, pone il problema dell'Autorità della Chiesa di fronte alle presenze massoniche esistenti in Essa. Quello che parla in questo video, in lingua francese, tradotto gentilmente da una cara amica in Italiano, è un Mons. Lefebvre molto turbato, quasi spaventato dalla notizia dell'imminente pubblicazione da parte di un giornale francese di una lista dei Massoni (lista che riportiamo in basso) presenti in Vaticano... Monsignore, intimorito dalla sola ipotesi, continua a dire "Io non so nulla, non sono sicuro, non ne so nulla..." riferendosi alle gravi conseguenze ed implicanze che tutto ciò avrebbe sull'Autorità di un Pontefice.....Questo discorso del Monsignore fa certamente parte di una delle varie fasi di riflessione che Egli ha attraversato, nel corso del tempo e dei vari avvenimenti che si sono succeduti in quegli anni. Ricordiamo che dieci anni dopo, in occasione del primo incontro multireligioso di Assisi, Lefebvre dichiarò: "Carissimi amici, la cattedra di Pietro e le posizioni autorevoli a Roma sono occupate da degli anticristi ". Nonostante questo, Egli rifuggì sempre dalla posizione del Sedevacantismo, per poi tornare seriamente a porsi il problema verso la fine della sua vita.... Non conosciamo tutto il pensiero di Monsignore su questo problema, e cosa giunse a pensare in ultima analisi, ma le sue riflessioni sono ancora fondamentali e preziose per aiutarci oggi a riflettere onestamente sull'attuale situazione che stiamo vivendo.

Cruccas Gianluca
Anna Rita Onofri
 



Un grazie vivissimo per la traduzione in Italiano, da parte di una nostra carissima amica... 
MONSEIGNEUR M. LEFEBVRE – FEBBRAIO 1976...

"(…) Sono convinto che si scoprirà poco a poco che il Vaticano II ha a che fare con una loggia massonica! Né più né meno. Lo si scoprirà, forse, di qui a breve. Verranno pubblicati dei nomi con le appartenenze massoniche, con i gradi di massoneria, con le appartenenze alle logge!..
Non può essere altrimenti! Eseguono alla perfezione il lavoro delle logge massoniche per non essere, almeno, dei sostenitori delle logge massoniche. Non è possibile, non è possibile! E tutto ciò si verifica in ogni settore. Non è possibile che il Papa, ispirato dallo Spirito Santo e sostenuto dallo Spirito Santo per bocca di Nostro Signore Gesù Cristo, possa fare una cosa del genere. In questo, sono d’accordo con voi, non è possibile, è incompatibile.
Questa distruzione della Chiesa, questa distruzione del Regno sociale di Nostro Signore Gesù Cristo, questa distruzione della fede cattolica in ogni campo: tutti i catechismi, le università, le scuole cattoliche, le congregazioni religiose, i seminari. 

Ovunque si guardi, vi è la distruzione sistematica di tutta la Chiesa! Voluta da tutte le riforme approvate dal Vaticano II. Perché il Vaticano II è stato, direi, ciò che ha permesso di fare le riforme. Ciò che bisognava fare, erano le riforme! Il Vaticano II, con termici equivoci, ha permesso di dare avvio alle riforme. Ed era proprio questo lo scopo! Il Vaticano II è stata la rampa di lancio che ha permesso tutto questo!
Dunque, si può dire del Santo Padre: in realtà, non è possibile che un Papa possa fare questo! Dunque, non è Papa! Beh, il ragionamento non fa una piega! Il ragionamento non fa una piega!

Io non ne so nulla!.. Io non dico che sia così!.. Io dico, ci sono diverse ipotesi! Questa potrebbe essere un’ipotesi attendibile... E’ possibile che venga a galla! Io non ne so nulla, io non ne so nulla… Secondo me, vedete, non è ancora chiara… Ma un giorno verrà a galla, e non si tratta di cose impossibili. A questo proposito, ci sono state delle apparizioni che lo hanno detto, e queste apparizioni sono state riconosciute dalla Santa Sede! Parliamo di Fatima! Parliamo di La Salette! Hanno detto che il demonio sarebbe salito sino al gradino più alto della Chiesa!
Io non ne so nulla, non so se il gradino più alto si riferisce al Segretario di Stato e si ferma lì, o se va ben oltre e arriva fino al Papa! Io non ne so nulla. Fino a colui che si dice Papa… io non lo so. E voi lo sapete, non è una cosa impossibile. E i teologi hanno studiato il problema. I teologi hanno studiato il problema per sapere se sia una cosa possibile, per esempio, che una papa possa essere eretico, quindi scomunicato, quindi tutti i suoi atti illegittimi e invalidi.
la massoneria vuole distruggere la chiesa cattolica

E se, per ipotesi, - io non so nulla, di nuovo non mi fate dire cose che non dico, io non lo so! – ma alla fine, premesso che lo si scopra, si scoprisse pian pianino la sua appartenenza alla massoneria... Immaginate che il Papa sia stato iscritto ad una loggia massonica prima della sua elezione! Era già scomunicato!

Scomunicato, quindi la sua elezione è invalida! Non può essere Papa! E noi avremmo, nel frattempo, un Papa che non è Papa!
Sono cose possibili! Ancora una volta non dico che sia così. Ma, cosa volete, nella situazione in cui ci troviamo, dobbiamo cercare una soluzione! Ci troviamo davanti ad una problema quasi irrisolvibile. Teologicamente, direi, teologicamente quasi irrisolvibile, quindi si cerca una soluzione!
Si vogliono distruggere tutti gli stati cattolici! Non si vuole più il Regno Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo! Ebbene, che la Chiesa si presti a quest’opera gigantesca e demoniaca è inverosimile! Inverosimile! E’ talmente, talmente abominevole! E’ talmente spaventoso! Spaventoso!
Vedete, a questo riguardo, io sono personalmente convinto che i princìpi massonici siano entrati nella Chiesa in occasione del Concilio. Tutto il Concilio è stato equivoco, e tutto ciò è stato occultato bene. Peraltro, ci sono dei testi molto significativi, vero? Prendiamo Gaudium et Spes. Ci sono delle cose in Gaudium et Spes del tutto insensate!
Per esempio, l‘indipendenza della cultura laica. C’è tutto un capitolo sulla cultura in Gaudium et Spes, ove si dice che la “cultura laica deve essere indipendente dalla religione”. Di nuovo, il Regno di Nostro Signore Gesù Cristo non si estende nemmeno più sulla cultura. L’uomo, vedete, può liberarsi della legge morale quando, per esempio, si esprime attraverso l’arte o cose del genere. Di liberazione in liberazione, si tratta sempre di liberazione da Nostro Signore Gesù Cristo, si abbandona Nostro Signore Gesù Cristo! E questo lo si è applicato a tutto, a tutto."

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Quei «conservatori» che negano che vari punti del Vaticano II costituiscano una rottura con la Tradizione e con il Magistero precedente - o
come minimo pecchino di ambiguità, implicazioni od omissioni - non hanno ascoltato i veri promotori e sbandieratori del Concilio che spudoratamente lo hanno ammesso. Padre Yves Congar, uno degli artefici della riforma, notava con soddisfazione che «la Chiesa ha fatto,joseph ratzinger pacificamente, la sua "Rivoluzione d’Ottobre"». Lo stesso Padre Congar affermava che la Dichiarazione del Vaticano II sulla libertà religiosa Dignitatis Humanæ è in contrasto con il Sillabo di Pio IX. A riguardo del paragrafo § 2 di detta Dichiarazione, egli ebbe a dire: «Non si può negare che un testo come questo dica materialmente qualcosa di diverso dal Sillabo del 1864, e addirittura quasi l'opposto delle proposizioni 15 e 77-79 di quel documento» . Recentemente, alcuni anni fa, il Cardinale Joseph Ratzinger, apparentemente non turbato dalla sua stessa ammissione, ha affermato di considerare il documento conciliare Gaudium et spes una specie di «contro-Sillabo»: «Se si volesse fare una diagnosi del testo (Gaudium et spes) nell'insieme, è probabile che diremmo che (in rapporto ai testi sulla libertà religiosa e sulle religioni del mondo) esso è una revisione del Sillabo di Pio IX, quasi una specie di contro-Sillabo [...]. Permetteteci di essere contenti di dire che il testo serve come un contro-Sillabo, così come esso rappresenta, da parte della Chiesa, un tentativo di riconciliazione ufficiale con la nuova era inaugurata dal 1789». La nuova epoca inaugurata dal 1789 consiste, in effetti, nell'elevazione dei Diritti dell'Uomo al di sopra dei diritti di Dio. In verità, un commento come quello del Cardinale Ratzinger è inquietante, specialmente quando proviene dal Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, la quale ha il compito di preservare la purezza della dottrina cattolica. Possiamo anche citare un'asserzione simile del progressista Cardinale Leo Iozef Suenens (1904-1996), a suo tempo Padre conciliare, il quale parlò in termini di «vecchi regimi» che sono terminati. Le parole che egli ha usato per elogiare il Concilio sono tra le più efficaci, le più agghiaccianti e le più schiaccianti. Suenens ha dichiarato che «il Vaticano II è stato la Rivoluzione Francese nella Chiesa»
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Continua il Monsignore...

"E quando ad un incontro di teologi – c’erano 150 teologi a Bruxelles – il cardinale Suenens ha detto: “il Concilio, è l’89 della Chiesa”! Ah ah, ma pensa, pensa, pensa, l’89 della Chiesa! (intendi: "il 1789 della Chiesa"-ndr) Tutto questo è sintomatico, è chiaro! E allora, per quanto mi riguarda, io soffro. Quando penso che talvolta qualche sacerdote amico, o molto ben sistemato, simpaticamente mi dice: “Ah no, no, no, non parlate male del Concilio, non parlate male del Concilio, ve ne supplico. Non del Concilio. Delle riforme, dell’interpretazione del Concilio, tutto ciò che volete, ma non del Concilio!”
Ma suvvia, è una fesseria! E’ in nome del Concilio che fanno le riforme. Tutte le riforme vengono fatte pubblicamente. Per farla breve, quando parlano della riforma della messa, quando parlano della riforma liturgica in nome di una certa idea, di una certa costituzione, di una certa dichiarazione, e ancora quando fanno tutte le trasformazioni politiche, è in nome della libertà religiosa. Quindi, per loro è tutto chiaro. Per loro, è il Concilio che vuole tutto questo. Bene, ma sono loro che hanno fatto il Concilio! Sono loro che lo hanno diretto!

Quando pensiamo che oggigiorno si pubblica ovunque, nelle riviste - l’avevo già visto in una rivista tedesca e l’ho ritrovato in una rivista italiana di Roma -  tutto il pedigree massonico del CardinaleLiénart, pubblicato con tanto di foto in piena Roma nella rivista Chiesa Viva, una rivista molto, molto, molto, vi confesso, molto moderata, una rivista che definirei di persone dai principi cattolici, o comunque di questo genere: allora, in una rivista di questo tipo, in piena Roma, foto di questo cardinale, tutte le sue appartenenze, tutti i suoi gradi e quando è salito da un grado all’altro, e tutte le logge di cui ha fatto parte, tutte queste cose… Si tratta, in pratica, di un uomo che ha guidato il gruppo liberale del Concilio e che ha dominato il Concilio; e costui è molto amico del Santo Padre, bisogna assolutamente dire le cose come stanno! Il cardinale Liénart, il cardinale Frings, il cardinale Alfrink, il cardinale Suenens erano amici del Santo Padre. Il cardinale Döpfner, è lui che lo ha nominato moderatore del Concilio, non possiamo negarlo. E’un dato di fatto che fossero amici del Santo Padre. E noi, noi siamo stati, si può dire, emarginati dal Concilio; noi che avevamo difeso la Tradizione, i 250 che difendevano la Tradizione sono praticamente rimasti orfani e mai abbiamo avuto alcuna eco presso il Santo Padre.

Il cardinale Larraona ha redatto un atto che ho conservato, e che vorrei pubblicare presto, con la risposta del Santo Padre, sulla collegialità, durante il Concilio. Si affronta il pericolo della collegialità, che è addirittura una democratizzazione episcopale, assolutamente pericolosa: il Santo Padre ha risposto: “Non capisco, non capisco cosa vogliate dire. E poi, nonostante tutto, la maggioranza dei vescovi è favorevole”. Cosa significa “la maggioranza dei vescovi è favorevole…”, è pazzesco! E così, da quel momento, il cardinale Larraona è stato perseguitato dal Santo Padre, ed è morto anche di dolore, quel povero cardinale Larraona, perseguitato, come pure il cardinale Ottaviani - che viene mandato in pensione adesso, ma che deve morire di dolore davanti a tutto ciò che succede – anche lui messo da parte; e il cardinale Palazzini, anche lui nominato per essere allontanato dalla Congregazione del Clero, anche lui ignorato. Non conta nulla a Roma. Lo stesso si dica per il cardinale Oddi. Tutti i Tradizionalisti sono stati scartati, nessuna funzione e tutti disgraziatamente, bisogna dire disgraziatamente, bocche tappate!

Allora, come diceva il cardinale Staffa, “ma aspettate, aspettate, state zitto, cambierà, cambierà, perché vi siete tanto affannato, a quale pro, per manifestare la vostra disapprovazione…” Ed io gli dissi: ”Ma, sentite, voi ora siete dietro la vostra scrivania, è tutto facile ovviamente, voi aspettate, dietro la vostra scrivania, aspettate ancora due o tre anni poi cambierà, vero?, ma tranquillamente, dietro la vostra scrivania di Presidente della Signatura Apostolica e così, nel frattempo, milioni di anime si perdono, vanno all’inferno a causa di questo abbandono dei cardinali e dei vescovi, anche tradizionalisti, che non dicono niente a nessuno”.
O come anche Monsignor Graber, che mi ha scritto ancora 15 giorni fa dicendomi:” Monsignore, vi supplico, accettate il Novus Ordo, accettate non so cosa, è gravissimo, sarete fuori dalla Chiesa, sarete…” Allora ho risposto dicendogli: “Ma senta, se giudicassi secondo il suo scritto Atanasio e la Chiesa di oggi, lei è ben più severo di me sul Concilio, lei parla delle influenze massoniche nel Concilio… Ma io non ne ho ancora mai parlato, ne parlo adesso perché la cosa comincia ad essere chiara, ma non ne ho mai parlato, è lei che ne ha parlato. E allora, come può chiedere proprio a me di accettare le riforme ed il Concilio che lei dice essere influenzati dalla massoneria. Come può farlo?”

Ebbene, è inaudito, sarebbe inaudito. Persino davanti a Monsignor Graber… E non parliamo ovviamente di D’Ambrois, di Monsignor Moriot, che voi conoscete, amici, amici fraterni direi: “Allora, Monsignore, sottomettetevi, sottomettetevi, andate a dire al Santo Padre che riconoscete ogni cosa, poi dopo andate sulla tomba di San Pietro a pregare e vedrete come stanno le cose, tutto si aggiusterà, e quando voi sarete…
Certo, come sosteneva Monsignor Benelli, che mi disse: “Monsignore, bisogna firmare, dovete sottoscrivere che vi siete sbagliato, che accettate il Concilio, che accettate tutte le riforme postconciliari, che accettate tutte le direttive di Roma, che accettate la nuova messa, - e mi mette in mano un messale del Novus Ordo – e che accettate di trascinarvi dietro tutti i vostri adepti…”
“Ma io non ho degli adepti, non ho degli adepti…”, risposi.
“Come? E tutti quelli che vi seguono?”
“Tutti quelli che mi seguono o che non mi seguono, sono tutti nella stessa situazione, si trovano tutti in una situazione della Chiesa che è intollerabile, che è inaccettabile, si perderà la fede, si diventerà protestanti. E allora reagiscono. Capita che per molti vescovi che hanno dei seminari io sia un esempio, un po’ come un faro in mezzo all’oceano. Allora, le persone che la pensano come noi si riuniscono, Ecône diventa un simbolo, ma non sono io che condiziono il loro modo di pensare, sono sufficientemente intelligenti da sapere che non ci si può sottomettere a ciò che capita attualmente nella Chiesa.  Vediamo bene che non è possibile, perché oggi ciò che Roma propone è avvelenato, sta succedendo qualcosa di molto grave, vogliono annientare le nostre anime, portandole alla perdizione.

Noi non vogliamo, non vogliamo nessuna religione universale, nessuna religione sincretista, nessuna religione mezzo massonica e mezzo non so cosa, sentimentale – vero? – che porterebbe all’unione di tutti gli uomini di tutte le religioni.
Non lo vogliamo, a nessun prezzo, a nessun prezzo! "

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Il cardinale Leo Suenens: «padrino» del Movimento Carismatico

Il «padrino» del «Movimento Carismatico» fu il cardinale Leo Suenens, arcivescovo della diocesi di Malines-Bruxelles.
Nel 1967, introdusse nella Chiesa cattolica l’eresia del «Pentecostismo», al quale cambiò il nome in «Rinnovamento Carismatico».
Il cardinale Suenes, nel Vaticano II fu uno degli arbitri occulti degli schemi sulla «libertà religiosa» e la «Chiesa nel mondo moderno», sulla Liturgia, sulla Collegialità…
Egli patrocinò, a Bruxelles, il Congresso Internazionale dell’Alta Massoneria ebraica dei B’nai B’rith; ricevette il «Premio Templeton» (Fondazione massonica metodista americana) con la seguente motivazione: «Per il suo contributo alla trasformazione delle strutture ecclesiastiche». Una delle sue «trasformazioni», da lui auspicata, fu: «Nulla si oppone, sul piano teologico, all’accesso delle donne al sacerdozio».
Inoltre, prese posizione contro l’enciclica «Humanae vitae», e a favore dei contraccettivi; lasciò che un parroco invitasse, a distribuire la Comunione, un prete apostata, fattosi pastore protestante; per di più, lo elevò al rango di «Decano»; impose la Comunione sulle mani; fece costruire chiese nuove senza alcuna possibilità di inginocchiarsi, parificandosi, così, ai protestanti che negano la Presenza Reale…
Di questo Prelato, «Il Borghese» del 26 ottobre 1969, (pagine  502-503) scrisse di un suo «matrimonio civile» (avvenuto prima o dopo il suo sacerdozio?).
Era questa, forse, la ragione per la quale voleva la reintegrazione dei «preti-sposati»?
Premesso tutto questo, è forse una sorpresa trovare il nome del cardinale Leo Suenens, nell’elenco dei 121 nomi di alti prelati della famosa «Lista Pecorelli», con tanto di data di iniziazione massonica: 15 giugno 1967; numero di matricola: 21/64; e sigla: LESU?.....
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Il seguente è un elenco di massoni ristampato con alcuni aggiornamenti dal Bulletin de l'Occidente Chrétien Nr.12, luglio, 1976, (Direttore Pierre Fautrad uno Fye - 72490 Bourg Le Roi.) Tutti gli uomini di questo elenco, se appartengono alla massoneria, sono scomunicati come da "Diritto Canonico 2338"....
  1. Albondi, Alberto. Bishop of Livorno, (Leghorn). Initiated 8-5-58; I.D. # 7-2431.
  2. Abrech, Pio. In the Sacred Congregation Bishops. 11-27-67; # 63-143.
  3. Acquaviva, Sabino. Professor of Religion at the University of Padova, (Padua). 12-3-69; # 275-69.
  4. Alessandro, Father Gottardi. (Addressed as Doctor in Masonic meetings.) President of Fratelli Maristi. 6-14-59.
  5. Angelini Fiorenzo. Bishop of Messenel Greece. 10-14-57; # 14-005.
  6. Argentieri, Benedetto. Patriarch to the Holy See. 3-11-70; # 298-A.
  7. Bea, Augustin. Cardinal. Secretary of State (next to Pope) under Pope John XXIII and Pope Paul VI.
  8. Baggio, Sebastiano. Cardinal. Prefect of the Sacred Congregation of Bishops. (This is a crucial Congregation since it appoints new Bishops.) Secretary of State under Pope John Paul II from 1989 to 1992. 8-14-57; # 85-1640. Masonic code name "SEBA." He controls consecration of Bishops.
  9. Balboni, Dante. Assistant to the Vatican Pontifical . Commission for Biblical Studies. 7-23-68; # 79-14 "BALDA."
  10. Baldassarri Salvatore. Bishop of Ravenna, Italy. 2-19-58; # 4315-19. "BALSA."
  11. Balducci, Ernesto. Religious sculpture artist. 5-16-66; # 1452-3.
  12. Basadonna, Ernesto. Prelate of Milan, 9-14-63; # 9-243. "BASE."
  13. Batelli, Guilio. Lay member of many scientific academies. 8-24-59; # 29-A. "GIBA."
  14. Bedeschi, Lorenzo. 2-19-59; # 24-041. "BELO."
  15. Belloli, Luigi. Rector of Seminar; Lombardy, Ita- ly. 4-6-58; # 22-04. "BELLU."
  16. Belluchi, Cleto. Coadjutor Bishop of Fermo, Italy. 6-4-68; # 12-217.
  17. Bettazzi, Luigi. Bishop of Ivera, Italy. 5-11-66; # 1347-45. "LUBE."
  18. Bianchi, Ciovanni. 10-23-69; # 2215-11. "BIGI."
  19. Biffi, Franco, Msgr. Rector of Church of St. John Lateran Pontifical University. He is head of this University and controls what is being taught. He heard confessions of Pope Paul VI. 8-15-59. "BIFRA."
  20. Bicarella, Mario. Prelate of Vicenza, Italy. 9-23-64; # 21-014. "BIMA."
  21. Bonicelli, Gaetano. Bishop of Albano, Italy. 5-12-59; # 63-1428, "BOGA."
  22. Boretti, Giancarlo. 3-21-65; # 0-241. "BORGI."
  23. Bovone, Alberto. Substitute Secretary of the Sacred Office. 3-30-67; # 254-3. "ALBO."
  24. Brini, Mario. Archbishop. Secretary of Chinese, Oriental, and Pagans. Member of Pontifical Commission to Russia. Has control of rewriting Canon Law. 7-7-68; # 15670. "MABRI."
  25. Bugnini, Annibale. Archbishop.Wrote Novus Ordo Mass. Envoy to Iran, 4-23-63; # 1365-75. "BUAN."
  26. Buro, Michele. Bishop. Prelate of Pontifical Commission to Latin America, 3-21-69; # 140-2. "BUMI."
  27. Cacciavillan, Agostino. Secretariat of State. 11-6-60; # 13-154.
  28. Cameli, Umberto. Director in Office of the Ecclesiastical Affairs of Italy in regard to education in Catholic doctrine. 11-17-60; # 9-1436.
  29. Caprile, Giovanni. Director of Catholic Civil Affairs. 9-5-57; # 21-014. "GICA."
  30. Caputo, Giuseppe. 11-15-71; # 6125-63. "GICAP."
  31. Casaroli, Agostino. Cardinal. Secretary of State (next to Pope) under Pope John Paul II since July 1, 1979 until retired in 1989. 9-28-57; # 41-076. "CASA."
  32. Cerruti, Flaminio. Chief of the Office of the University of Congregation Studies. 4-2-60; # 76-2154. "CEFLA."
  33. Ciarrocchi, Mario. Bishop. 8-23-62; # 123-A. "CIMA."
  34. Chiavacci, Enrico. Professor of Moral Theology, University of Florence, Italy. 7-2-70; # 121-34. "CHIE."
  35. Conte, Carmelo. 9-16-67; # 43-096. "CONCA."
  36. Csele, Alessandro. 3-25-60; # 1354-09. "ALCSE."
  37. Dadagio, Luigi. Papal Nuncio to Spain. Archbishop of Lero. 9-8-67. # 43-B. "LUDA."
  38. D'Antonio, Enzio. Archbishop of Trivento. 6-21-69; # 214-53.
  39. De Bous, Donate. Bishop. 6-24-68; # 321-02. "DEBO."
  40. Del Gallo Reoccagiovane, Luigi. Bishop.
  41. Del Monte, Aldo. Bishop of Novara, Italy. 8-25-69; # 32-012. "ADELMO."
  42. Faltin, Danielle. 6-4-70; # 9-1207. "FADA."
  43. Ferraioli, Giuseppe. Member of Sacred Congregation for Public Affairs. 11-24-69; # 004-125. "GIFE."
  44. Franzoni, Giovanni. 3-2-65; # 2246-47. "FRAGI."
  45. Gemmiti, Vito. Sacred Congregation of Bishops. 3-25-68; # 54-13. "VIGE."
  46. Girardi, Giulio. 9-8-70; # 1471-52. "GIG."
  47. Fiorenzo, Angelinin. Bishop. Title of Commendator of the Holy Spirit. Vicar General of Roman Hospitals. Controls hospital trust funds. Consecrated Bishop 7-19-56; joined Masons 10-14-57.
  48. Giustetti, Massimo. 4-12-70; # 13-065. "GIUMA."
  49. Gottardi, Alessandro. Procurator and Postulator General of Fratelli Maristi. Archbishop of Trent. 6-13-59; # 2437-14. "ALGO."
  50. Gozzini, Mario. 5-14-70; # 31-11. "MAGO."
  51. Grazinai, Carlo. Rector of the Vatican Minor Seminary. 7-23-61; # 156-3. "GRACA."
  52. Gregagnin, Antonio. Tribune of First Causes for Beatification. 10-19-67; # 8-45. "GREA."
  53. Gualdrini, Franco. Rector of Capranica. 5-22-61; # 21-352. "GUFRA."
  54. Ilari, Annibale. Abbot. 3-16-69; # 43-86. "ILA."
  55. Laghi, Pio. Nunzio, Apostolic Delegate to Argentina, and then to U.S.A. until 1995. 8-24-69; # 0-538. "LAPI."
  56. Lajolo, Giovanni. Member of Council of Public Affairs of the Church. 7-27-70; # 21-1397. "LAGI."
  57. Lanzoni, Angelo. Chief of the Office of Secretary of State. 9-24-56; # 6-324. "LANA."
  58. Levi, Virgillio (alias Levine), Monsignor. Assistant Director of Official Vatican Newspaper, L'Osservatore Romano. Manages Vatican Radio Station. 7-4-58; # 241-3. "VILE."
  59. Lozza, Lino. Chancellor of Rome Academy of St. Thomas Aquinas of Catholic Religion. 7-23-69; # 12-768. "LOLI."
  60. Lienart, Achille. Cardinal. Grand Master top Mason. Bishop of Lille, France. Recruits Masons. Was leader of progressive forces at Vatican II Council.
  61. Macchi, Pasquale. Cardinal. Pope Paul's Prelate of Honour and Private Secretary until he was excommunicated for heresy by Pope Paul VI. Was reinstated by Secretary of State Jean Villot, and made a Cardinal. 4-23-58; # 5463-2. "MAPA."
  62. Mancini, Italo. Director of Sua Santita. 3-18-68; # l551-142. "MANI."
  63. Manfrini, Enrico. Lay Consultor of Pontifical Commission of Sacred Art. 2-21-68; # 968-c. "MANE."
  64. Marchisano, Francesco. Prelate Honour of the Pope. Secretary Congregation for Seminaries and Universities of Studies. 2-4-61; 4536-3. "FRAMA."
  65. Marcinkus, Paul. American bodyguard for imposter Pope. From Cicero, Illinois. Stands 6'4". President for Institute for Training Religious. 8-21-67; # 43-649. Called "GORILLA." Code name "MARPA."
  66. Marsili, Saltvatore. Abbot of Order of St. Benedict of Finalpia near Modena, Italy. 7-2-63; # 1278-49. "SALMA."
  67. Mazza, Antonio. Titular Bishop of Velia. Secretary General of Holy Year, 1975. 4-14-71. # 054-329. "MANU."
  68. Mazzi, Venerio. Member of Council of Public Affairs of the Church. 10-13-66; # 052-s. "MAVE."
  69. Mazzoni, Pier Luigi. Congregation of Bishops. 9-14-59; # 59-2. "PILUM."
  70. Maverna, Luigi. Bishop of Chiavari, Genoa, Italy. Assistant General of Italian Catholic Azione. 6-3-68; # 441-c. "LUMA."
  71. Mensa, Albino. Archbishop of Vercelli, Piedmont, Italy. 7-23-59; # 53-23. " MENA."
  72. Messina, Carlo. 3-21-70; # 21-045. "MECA."
  73. Messina, Zanon (Adele). 9-25-68; # 045-329. " AMEZ."
  74. Monduzzi, Dino. Regent to the Prefect of the Pontifical House. 3-11 -67; # 190-2. "MONDI."
  75. Mongillo, Daimazio. Professor of Dominican Moral Theology, Holy Angels Institute of Roma. 2-16-69; # 2145-22. "MONDA."
  76. Morgante, Marcello. Bishop of Ascoli Piceno in East Italy. 7-22-55; # 78-3601. MORMA."
  77. Natalini, Teuzo. Vice President of the Archives of Secretariat of the Vatican. 6-17-67; # 21-44d. "NATE."
  78. Nigro, Carmelo. Rector of the Seminary, Pontifical of Major Studies. 12-21-70; # 23-154. "CARNI."
  79. Noe, Virgillio. Head of the Sacred Congregation of Divine Worship. He and Bugnini paid 5 Protestant Ministers and one Jewish Rabbi to create the Novus Ordo Mass. 4-3-61; # 43652-21. "VINO."
  80. Palestra, Vittorie. He is Legal Council of the Sacred Rota of the Vatican State. 5-6-43; # 1965. "PAVI."
  81. Pappalardo, Salvatore. Cardinal. Archbishop of Palermo, Sicily. 4-15-68; # 234-07. "SALPA."
  82. Pasqualetti, Gottardo. 6-15-60; # 4-231. "COPA."
  83. Pasquinelli, Dante. Council of Nunzio of Madrid. 1-12-69; # 32-124. "PADA."
  84. Pellegrino, Michele. Cardinal. Called "Protector of the Church", Archbishop of Torino (Turin, where the Holy Shroud of Jesus is kept). 5-2-60; # 352-36. "PALMI."
  85. Piana, Giannino. 9-2-70; # 314-52. "GIPI."
  86. Pimpo, Mario. Vicar of Office of General Affairs. 3-15-70; # 793-43. "PIMA."
  87. Pinto, Monsignor Pio Vito. Attaché of Secretary of State and Notare of Second Section of Supreme Tribunal and of Apostolic Signature. 4-2-70; # 3317-42. "PIPIVI."
  88. Poletti, Ugo. Cardinal. Vicar of S.S. Diocese of Rome. Controls clergy of Rome since 3-6-73. Member of Sacred Congregation of Sacraments and of Divine Worship. He is President of Pontifical Works and Preservation of the Faith. Also President of the Liturgical Academy. 2-17-69; # 32-1425. "UPO."
  89. Rizzi, Monsignor Mario. Sacred Congregation of Oriental Rites. Listed as "Prelate Bishop of Honour of the Holy Father, the Pope." Works under top-Mason Mario Brini in manipulating Canon Law. 9-16-69; # 43-179. "MARI," "MONMARI."
  90. Romita, Florenzo. Was in Sacred Congregation of Clergy. 4-21-56; # 52-142. "FIRO."
  91. Rogger, Igine. Officer in S.S. (Diocese of Rome). 4-16-68; # 319-13. "IGRO."
  92. Rossano, Pietro. Sacred Congregation of Non-Christian Religions. 2-12-68; # 3421-a. "PIRO."
  93. Rovela, Virgillio. 6-12-64; # 32-14. "ROVI."
  94. Sabbatani, Aurelio. Archbishop of Giustiniana (Giusgno, Milar Province, Italy). First Secretary Supreme Apostolic Segnatura. 6-22-69; # 87-43. "ASA"
  95. Sacchetti, Guilio. Delegate of Governors - Marchese. 8-23-59; # 0991-b. "SAGI."
  96. Salerno, Francesco. Bishop. Prefect Atti. Eccles. 5-4-62; # 0437-1. "SAFRA"
  97. Santangelo, Franceso. Substitute General of Defense Legal Counsel. 11-12-70; # 32-096. "FRASA."
  98. Santini, Pietro. Vice Official of the Vicar. 8-23-64; # 326-11. "SAPI."
  99. Savorelli, Fernando. 1-14-69; # 004-51. "SAFE."
  100. Savorelli, Renzo. 6-12-65; # 34-692. "RESA."
  101. Scanagatta, Gaetano. Sacred Congregation of the Clergy. Member of Commission of Pomei and Loreto, Italy. 9-23-71; # 42-023. "GASCA."
  102. Schasching, Giovanni. 3-18-65; # 6374-23. "GISCHA," "GESUITA."
  103. Schierano, Mario. Titular Bishop of Acrida (Acri in Cosenza Province, Italy.) Chief Military Chaplain of the Italian Armed Forces. 7-3-59; #14-3641. "MASCHI."
  104. Semproni, Domenico. Tribunal of the Vicarate of the Vatican. 4-16-60; # 00-12. "DOSE."
  105. Sensi, Giuseppe Mario. Titular Archbishop of Sardi (Asia Minor near Smyrna). Papal Nunzio to Portugal. 11-2-67; # 18911-47. "GIMASE."
  106. Sposito, Luigi. Pontifical Commission for the Archives of the Church in Italy. Head Administrator of the Apostolic Seat of the Vatican.
  107. Suenens, Leo. Cardinal. Title: Protector of the Church of St. Peter in Chains, outside Rome. Promotes Protestant Pentecostalism (Charismatics). Destroyed much Church dogma when he worked in 3 Sacred Congregations: 1) Propagation of the Faith; 2) Rites and Ceremonies in the Liturgy; 3) Seminaries. 6-15-67; # 21-64. "LESU."
  108. Trabalzini, Dino. Bishop of Rieti (Reate, Peruga, Italy). Auxiliary Bishop of Southern Rome. 2-6-65; # 61-956. "TRADI."
  109. Travia, Antonio. Titular Archbishop of Termini Imerese. Head of Catholic schools. 9-15-67; # 16-141. "ATRA."
  110. Trocchi, Vittorio. Secretary for Catholic Laity in Consistory of the Vatican State Consultations. 7-12-62; # 3-896. "TROVI."
  111. Tucci, Roberto. Director General of Vatican Radio. 6-21-57; # 42-58. "TURO."
  112. Turoldo, David. 6-9-67; # 191-44. "DATU."
  113. Vale, Georgio. Priest. Official of Rome Diocese. 2-21-71; # 21-328. "VAGI."
  114. Vergari, Piero. Head Protocol Officer of the Vatican Office Segnatura. 12-14-70; # 3241-6. "PIVE."
  115. Villot, Jean. Cardinal. Secretary of State during Pope Paul VI. He is Camerlengo (Treasurer). "JEANNI," "ZURIGO."
  116. Zanini, Lino. Titular Archbishop of Adrianopoli, which is Andrianopolis, Turkey. Apostolic Nuncio. Member of the Revered Fabric of St. Peter's Basilica.
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